La password che scardina il muro privacy si chiama Cellebrite

La password che scardina il muro privacy si chiama Cellebrite

Nei cartoni animati l’obiettivo dell’antagonista spesso è ottenere l’elisir di lunga vita, nei film e nelle serie tv il personaggio “cattivo” mira a distruggere, conquistare o rivoluzionare il mondo, ma nella realtà cosa guida le forze oscure?

Il presente più che la storia mostra come le grandi aziende abbiano preso, al pari dei governi, il controllo del mondo e come questa gerarchia sia scandita dalla possibilità di utilizzare a proprio piacimento grandi quantità di dati.

Se dovessimo descrivere la realtà e individuare l’interesse dei “malvagi” di turno, potremmo indicare nell’accesso, nella raccolta e nell’analisi di una mole pressoché infinita di dati la via preferenziale per ottenere l’ambito controllo del mondo.

 L’importanza degli smartphone nella vita di ognuno

Gli smartphone, diventati con il passare degli anni delle vere e proprie estensioni fisiche del braccio di ognuno, sono inevitabilmente custodi del vissuto di ciascun utente.

Basti considerare che su quasi 8 miliardi di persone che popolano questo Mondo, 5,3 miliardi (67% della popolazione mondiale) utilizza un cellulare e la quasi totalità (4,9 miliardi) di queste accede a internet e utilizza i social media (4,6 miliardi).

Come sottolineano i dati di We Are Social, i trend sono in costante aumento e per circoscrivere l’importanza degli smartphone c’è anche il dato sul tempo trascorso quotidianamente online (7 ore al giorno, il 40% del tempo svegli durante la giornata) e sulle abitudine di acquisto sempre più digitali.

Ci sono poche altre cose che accomunano la popolazione mondiale quanto il possesso di uno smartphone e accedere alle informazioni contenute all’interno di ognuno dei 5 miliardi di dispositivi attivi potrebbe garantire uno sguardo privilegiato sull’umanità.

 Cellebrite mette a rischio la privacy degli smartphone

Come una chiave che apre tutte le serrature, come una medicina capace di curare ogni male, come un’arma in grado di trafiggere ogni difesa, Cellebrite promette di violare la sicurezza degli smartphone e accedere ai dati contenuti in ogni dispositivo.

Dal romanzo “1984” di Orwell scritto nel 1948 non si è fatto altro che fantastica attraverso ipotesi più o meno reali sull’osservazione coatta che priva l’individuo del diritto alla privacy.

A distanza di 75 anni, Cellebrite potrebbe mettere in pratica ciò che lo scrittore britannico descriveva nel suo libro.

Cellebrite nasce per supportare governi e autorità investigative

Cellebrite è un’azienda israeliana gestita da Sunsoft, società giapponese che sviluppa videogiochi, produce hardware e software per la raccolta, l'analisi e l'elaborazione dei dati.

L'azienda è diventata famosa per i prodotti utilizzati dai governi e dalle autorità investigative per ottenere l'accesso ai telefoni cellulari, come accaduto per individuare i rivoltosi durante l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio 2021.

Attraverso un dispositivo mobile chiamato Universal Forensic Extraction Device (UFED), Cellebrite copia dati da dispositivi mobili con sistema operativo Android o iOS, compresi smartwatch, dispositivi GPS e droni ed è anche in grado di leggere dati cancellati e crittografati.

Cellebrite: da strumento di difesa diventa mezzo per attaccare

Un tool estremamente potente e sofisticato di cyber spionaggio che consente di effettuare analisi forensi su telefoni e device tecnologici dovrebbe avere come destinatari esclusivamente personale qualificato e autorizzato. Invece no.

Il problema sorge quando la società vende la propria tecnologia a soggetti e governi con scarsa attenzione ai diritti umani, minando l’anonimato e il lavoro di giornalisti e attivisti, come riportato da CPJ.

Il problema si espande quando la possibilità di utilizzare software così avanzati è resa gratuita e accessibile a tutti.

I dati Spyware di Cellebrite diffusi sul dark web

Bruce Schneier, crittografo di fama mondiale, ha riferito della scoperta di due leak di proporzioni colossali nel suo blog: l’organizzazione Enlace Hacktivista ha pubblicato 1.7 TB di dati interni della società israeliana Cellebrite e del suo concorrente svedese, MSAB.

L’archivio condiviso via Torrent è un grosso file di 1,7 terabyte che contiene praticamente tutto il prodotto a costo zero.

Dentro c’è tutto il necessario per mettere in piedi l’intera infrastruttura venduta da Cellebrite, sia lato Windows che Mac OS.

Per renderlo ancora più fruibile, all’interno del contenuto sono presenti PDF di istruzioni su come implementare le tecnologie ai differenti target, oltre a schemi di collegamento tramite cavo USB e operazioni forensi da fare su telefoni privi di batteria o senza cavo elettrico.

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